Sergio Solimini
Dipartimento di Matematica, Politecnico di Bari 
PARADIGMI E DOGMI NELLE ATTUALI IMMAGINI DELLA SCIENZA
a seguire incursione tra i percorsi musicali [im]possibili dei Sin[x]thésis
(Gruppo di ricerca musicale elettronica Conservatorio “N. Piccinni”, Bari)
sabato 5 maggio
ore 19,00
Masseria Martucci, Altamura



Sergio Solimini
Dipartimento di Matematica, Politecnico di Bari 
PARADIGMI E DOGMI NELLE ATTUALI IMMAGINI DELLA SCIENZA
a seguire incursione tra i percorsi musicali [im]possibili dei Sin[x]thésis
(Gruppo di ricerca musicale elettronica Conservatorio “N. Piccinni”, Bari)
sabato 5 maggio
ore 19,00
Masseria Martucci, Altamura



(tratto dall'articolo di Franco Maddalena e Sergio Solimini "Paradigmi e dogmi nelle attuali immagini della scienza" per la rivista "Plurimondi")

"La sensazione di attraversare  una fase storica che sta portando il modo di vivere occidentale alle estreme conseguenze e la consapevolezza del ruolo che il concetto di conoscenza scientifica gioca nello schema logico che lo sostiene sfumano la distinzione tra la naturale ricerca di  forme migliori di conoscenza e la inerte accettazione della regola dei tempi correnti che spinge   verso forme sempre più esasperate di ingerenza del pensiero egemone nelle varie attività umane. Pertanto è facile e quasi inevitabile che ogni progetto di largo respiro teso a formalizzare un’interpretazione scientifica di fenomeni finora trattati  empiricamente possa apparire, proporzionalmente alla cerchia di interlocutori a cui è esposto, come un acritico occidentalismo.
Abbiamo quindi preferito ad un intervento tecnico teso ad esporre qualche recente teoria matematica di probabile interesse per gli altri studiosi a cui è destinato questo volume una riflessione, in un contesto più generale, sul tema centrale del cambio di paradigma scientifico e delle sue connessioni con i motivi di perplessità a cui abbiamo appena accennato. Ci stiamo interessando al significato sul piano ideologico di una crisi di conoscenza che osserviamo manifestarsi in comunità di scienziati che applicano la matematica. La conclusione della nostra analisi e del nostro auspicio è che tale crisi conduca ad una consapevolezza del ruolo della scienza come onesta ricerca di alcune parziali verità piuttosto che la chiave della verità assoluta.
Siamo consapevoli di  invadere così, senza le necessarie conoscenze, il terreno dell’epistemologo e dello storico ma desideriamo semplicemente esporre un punto di vista da addetti ai lavori interessati a proseguire la propria attività all’interno di una vasta comunità scientifica senza identificarsi con quanti fanno uso delle sue ricadute per alimentare una cultura di massa che percepiamo invece con preoccupazione e senso di estraneità. Il concetto di paradigma scientifico (che richiameremo brevemente nel prossimo paragrafo) è strettamente collegato a quello di comunità scientifica, spesso inteso in un senso circoscritto. E’ quindi necessario specificare che, anche se gli articoli in questo volume sono stati scritti pensando a un dibattito sull’emergenza di nuovi paradigmi  all’interno delle scienze ambientali, noi ci siamo interessati esclusivamente agli aspetti riguardanti l’uso della matematica in tali questioni. Per puntualizzare questa posizione, abbiamo sentito il bisogno di  una breve analisi di carattere semantico  tesa ad indagare le differenze esistenti tra il costituirsi di un nuovo paradigma scientifico e l’adozione di un nuovo modello matematico, offrendo così fra l’altro un’introduzione critica agli altri articoli in questo volume".

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